Scrivere bene
Se l'italiano è la lingua più bella del mondo, come mai la tastiera italiana, a differenza di altre, non è completa? È infatti impossibile, su un normale PC, scrivere questa stessa frase (che inizia per accentata maiuscola) senza ricorrere a sequenze macchinose come "Alt+0200".
Perché, dopo tanti anni di scuola, accenti gravi, acuti e apostrofi seminano ancora incertezza?
Una risposta potrebbe essere di aggiungere tasti (o combinazioni di tasti) alle tastiere, o di rendere più "intelligenti" i correttori ortografici. Ma è la soluzione giusta? Più tasti è meglio di meno tasti? Più regole è meglio di meno regole? Un correttore "severo" è un aiuto, o un freno?
Gli utenti di vari programmi di videoscrittura si devono spesso confrontare con sistemi di correzione che fanno proposte desuete e restrittive, invece di sostenere una scrittura libera e intelligente. Passando dal PC ai messaggini del telefono si incontrano sistemi "predittivi" che paiono aggiungere accenti a caso, trasformando il nostro presente in passato remoto. È questo il futuro che ci aspettavamo, un progresso fatto di regole, complicazioni e automatismi imperfetti?
Accenti non è solo un programma per "correggere gli accenti" (e molto altro), ma un esempio di come si possano ottenere risultati senza compromessi semplificando invece di complicare. Ci auguriamo che diventi uno strumento prezioso per chiunque crede che la tecnologia non abbia partorito solo l'italiano degli SMS, ma possa incoraggiare anche nuove forme di scrittura di qualità.